Carola Fiocco - Gherardi Gabriella. In Mostra Mercato della ceramica di antiquariato e modernariato. Palazzo delle Esposizioni, Faenza. 1996, pp.152-155
CERAMICHE ITALIANE DAL RINASCIMENTO AL BAROCCO
di una collezione privata
Il collezionismo privato ha svolto da sempre una funzione
trainante in campo culturale, con la sua azione di conservazione e aggregazione di oggetti che altrimenti sarebbero andati dispersi. E'
significativo, ad esempio, che in passato i nuclei dei principali musei del mondo siano nati da collezioni private. Naturalmente esse
adempiono a una funzione positiva quando diventano uno stimolo allo studio e alla conoscenza, e anzichè rinchiudersi si mettono a disposizione degli studiosi
del settore, fornendo loro materiale prezioso. Ci sembra sia il caso di questa collezione che, pur essendosi costituita in tempi abbastanza recenti, grazie alla passione e alla
obiettività di chi l 'ha voluta si presenta significativa e importante per la maiolica italiana.
La collezione è cresciuta attorno a un nucleo umbromarchigiano, che rimane prevalente, di cui fanno parte un raro piattello a lustro di bottega eugubina datato"
1519" , due coppe derutesi degli inizi del '500 di particolare importanza documentaria, e alcuni raffinatissimi
esemplari urbinati. Ad essi si sono aggiunti esemplari del Veneto,
della Romagna,
della Toscana, del Lazio e dell' Abruzzo.
Vi sono, ad esempio, un piccolo istoriato veneziano, una grande
crespina compendiaria di Faenza, alcuni interessanti versatori romani e uno castellano della tipologia OrsiniColonna. Come si vede, anche se le opere qui presentate non
toccano ogni aspetto della maiolica italiana, ne costituiscono però un saggio rappresentativo, in progressivo
costante arricchimento verso una sempre maggiore organicità.